Lo sprint di Pavullo incorona i "fratelli d'Italia" David e Mateja Bogatec battono in finale i russi Igor Glushkov e Marina Firsova, mentre fra le juniores successo di Barbara Antonelli su Elisa Grill, alla loro prima esperienza con la nazionale. Lotta fratricida fra i Pizzutto, con Glauco che batte Folco PAVULLO (MO) 17 settembre - Trionfo dei "fratelli d'Italia", David e Mateja Bogatec nello sprint che si è svolto a Pavullo. Si temeva la pioggia, che le previsioni meteo davano per certa nel pomeriggio, ma è arrivata fortunatamente a gara appena conclusa, in tempo comunque per rovinare la festa finale, costringendo così al rinvio della cerimonia di premiazione che verrà effettuata insieme a quella della Rollissima. Singolare il contrasto fra Sestola e Pavullo, considerando che allo sprint, organizzato in maniera perfetta, qui non c'era deserto ma un pubblico numeroso ed entusiasta, oltre che per i successi degli azzurri, anche per il modo in cui tutti i concorrenti si sono battuti: Di episodi singolari se ne sono visti parecchi; uno su tutti: la caduta di Alessio Berlanda in qualificazione, a pochi metri dal traguardo, che ha superato strisciando sul sedere e "sbregando" il leggerissimo body da gara, ma ottenendo ugualmente il secondo tempo di qualificazione.
La "pole" al russo Glushkov, miglior specialista finché nelle due ultime gare ha trovato il superlativo David Bogatec sulla sua strada. Terza finale fra i due, con la corsia di destra, ritenuta migliore e quindi scelta dal russo in virtù del suo miglior tempo di qualifica, ma nulla da fare contro il nostro campione per la terza volta. David (nella foto), come sempre, ha perso un metro in partenza ma qui, con il percorso di circa 150 metri, ha avuto il tempo di recuperare e vincere per 20-30 cm. Una lotta appassionante. Per il terzo posto se la sono vista Berlanda ed Emanuele Sbabo, gli altri due nostri sprinter di razza. Il trentino, battuto ai Mondiali dal veneto, si è preso l'immediata rivincita. Per un attimo è riuscito a dimenticare il fastidio delle abrasioni riportate nella caduta, ha avuto una partenza migliore e ha resistito bene al ritorno dell'amico-avversario.
Fra le seniores la logica favorita era Mateja Bogatec, fresca iridata della specialità. Qualche perplessità ci poteva essere perché al mattino aveva corso il doppio pursuit tutto in salita, che spacca le gambe e quindi, non è certo il modo migliore di prepararsi per uno sprint. Ma è talmente forte e ha così tanta convinzione e fiducia nei propri mezzi che, accantonata la precedente fatica, ha ottenuto il miglior tempo di qualifica e, via via, ha superato con la massima facilità, quarti e semifinale. In finale si è ritrovata con la russa Marina Firsova, che non ha la potenza della connazionale Vedeneeva ma non le è certo inferiore almeno nello sprint. Un confronto senza storia: Mateja in testa dalla partenza all'arrivo senza spolmonarsi più di tanto. Sicuramente meno dello speaker, il CT Pierluigi Papa (nella foto) per l'occasione, talmente carico da far scoppiare le provette se si trattasse di fare l'antidoping dell'entusiasmo, che a gran voce ritmava il ritmo delle pattinate. Uno speaker non certo super partes, ma capace di elettrizzare il pubblico oltre che dare puntuali delucidazioni sui concorrenti. Per il terzo posto la russa Elena Nenjukova che ha avuto la meglio sulla nostra Viviana Druidi (nella foto sotto). Fra gli juniores lotta in famiglia fra i fratelli Glauco e Folco Pizzutto. Fondista il maggiore d'età, biathleta il secondo. Ha prevalso la maggior esperienza del primo, ma il secondo gli ha tenuto il fiato addosso. Si preannunciano future lotte in famiglia. Nella finalina vittoria del turco Mohammed Kizilarslan che, come già nel pursuit, ha dimostrato di aver perso lo smalto dimostrato fino alla prova di Coppa in Croazia. Da allora un calo progressivo. In compenso nella categoria femminile la connazionale Gunes Esra, che aveva concluso esausta il pursuit del mattino, stramazzando a terra subito dopo il traguardo, si è presa la rivincita sulla nostra Ana Kosuta, reduce anch'essa dal pursuit che aveva comunque concluso in condizioni migliori. L'ha probabilmente pagato nello sprint ma resta sempre capolista della classifica di Coppa. Giorgio Brusadelli
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Aggiornato il 24-10-05. |