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Zagabria: tanti successi azzurri in una Coppa iniziata sotto i peggiori auspici E iniziata nel peggiore dei modi la stagione internazionale dello skiroll, a dimostrazione, semmai ve ne fosse bisogno, del modo approssimativo in cui questa specialità viene gestita allinterno della FIS da parte dellolandese Gijsbregt Brower, responsabile dellapposita sottocommissione, spalleggiato dal padre George nelle veste di delegato tecnico quando si tratta di valutare lidoneità delle località destinate a ospitare Coppa del Mondo e Mondiali e trattare con le autorità municipali. Padri padroni della specialità, tanto da entrare in rotta di collisione con gli organizzatori di St. Wendel, la città dove a fine agosto dovevano svolgersi le gare iridate, e quindi anche con quelli di Inzell, che avevano manifestato la loro disponibilità a subentrare. Il motivo non è stato chiarito: è comunque evidente che entrambe le organizzazioni tedesche hanno deciso di non sottostare al diktat del World Cup Manager, rappresentato per loccasione dal paparino. Una brutta storia, che ha avuto un seguito con lannullamento della seconda e terza gara di Coppa del Mondo in programma nellultimo fine settimana di giugno a Jablonec, nella Repubblica Ceca, e in quello immediatamente successivo in luglio a Jelena Gora in Polonia. La prima, dopo lungo tergiversare, ha potuto essere dirottata allAlpe di Huez, la seconda è stata invece annullata. Per parlare nuovamente di Coppa del mondo si dovrà aspettare fine settembre con le gare in programma a Sestola, sullAppennino Modenese. Grossi problemi, comunque, li ha avuti anche Zagabria, dove da venerdì a domenica scorsi si è disputata la prima tappa della Coppa del Mondo 2004. Anche qui sono sorte questioni, in questo caso riguardanti il percorso. Lanello di gara, tecnico e spettacolare, era previsto attorno al lago Jarun, ma proprio alla vigilia le autorità hanno negato lautorizzazione agli organizzatori che hanno dovuto trasferirsi di una quarantina di km, ripiegando su un percorso accidentato, con il fondo stradale non certo allaltezza di una gara del genere, divenuto pericoloso quando è cominciato a piovere. Una serie di vicende che ha toccato tutto il movimento dello skiroll, che si è presentato a questo appuntamento ridotto allosso. Solo la nazionale azzurra al gran completo in tutte le categorie, mentre le altre nazioni (Olanda, Germania, Russia e la Turchia per quanto riguarda i giovani) hanno mandato pochi atleti e neppure i più rappresentativi. I migliori? Il russo Igor Glushkov, vincitore della Coppa 2003, e il tedesco Carsten Pump, un biathleta che ci sa fare anche con gli skiroll. In una situazione del genere è chiaro che i nostri avessero vita facile ad imporsi: se in qualche momento hanno trovato delle difficoltà, è stato per la pioggia che li ha indotti ad una certa prudenza, per evitare infortuni che avrebbero potuto compromettere il resto della stagione. I due stranieri, infatti, sulla loro strada strada hanno trovato Alfio Di Gregorio, il campionissimo della specialità che lanno scorso aveva disertato mezza stagione di Coppa. Questanno si era preparato bene per i Mondiali, obiettivo alla sua portata, che purtroppo gli sfugge ancora una volta, a meno che ci sia qualche ripensamento e si trovi una località disposta a organizzarli. Ma sarà difficile con gli attuali chiari di luna e le pretese della famiglia Brower, a meno che la FIS, di fronte ad una presa di posizione generale, non intervenga con decisione. Il CT della nazionale, Pierluigi Papa, è un avvocato: con lappoggio della FIHP, la federazione di cui lo skiroll fa parte, e coalizzandosi con i tecnici delle altre nazioni può trovare un modo legale di mettere papà e figlio Brower con le spalle al muro. Per il bene dello skiroll, che proprio in Italia sta vivendo un gran momento, è bene che certi personaggi vengano tolti di mezzo. E con loro gli equivoci che si sono creati. Alfio in Croazia ha sfoderato tutti i suoi mezzi e si è imposto nel prologo e nellinseguimento seniores , e altrettanto ha fatto Viviana Druidi nellomologa categoria femminile. Corsa di testa per una trentina di chilometri, dallinizio alla fine, per Alfio, che è riuscito a tenere a distanza il gruppo coalizzato alle sue spalle, mentre Viviana, che sta vivendo un momento eccezionale, ha passato qualche momento duro quando le avversarie guidate dalla russa Firsova le si sono avvicinate, per poi riuscire a riprendersi riguadagnando secondi preziosi. Entrambi i forestali hanno poi contribuito al successo delle rispettive staffette, specialità dominata dagli azzurri in tutte le categorie come del resto diciamo nella cronaca della gara. Come detto, la giornata di pioggia ha costretto all'ultimo momento gli organizzatori
alla scelta di un nuovo tracciato per le staffette, in quanto il percorso utilizzato nelle
giornate precedenti presentava profonde pozzanghere e tratti ritenuti troppo insidiosi sul
bagnato. Prendono il via per prime le categorie femminili con le nostre Italia1 (Sartor,
Bogatec, Druidi), Italia2 (Frigerio, Bettineschi, Rosa) per la categoria Seniores
Femminile, e Italia (Kosuta, Bondon, Ribolzi) per la categoria Giovani Femminile. Al primo
cambio è in testa la russa Marina Firsova
con Barbara Sartor a un secondo esatto. Seconda frazione per la triestina Mateja Bogatec,
che mantiene la
posizione e passa il testimone all'ultima frazionista Viviana Druidi,
che si stacca subito dalle avversarie concludendo
con 37" di vantaggio sulla Germania. Classifiche prologo Seniores maschile 1. Alfio Di Gregorio ITA 13.39.91; 2. Carsten Pump GER a 15.35; 3. Igor Glushkov RUS 17.24; 4. Andrei Kukrus RUS 28.85; 5. Alberto Pertile ITA 30.58; 6. Harald Treude GER 36.78; 7. Mike Tesselaar NED 37.09; 8. Jules Pession ITA 38.650; 9. Paredi Simone ITA 41.09; 10. Tomas Helbsgard DEN 48.04; 11. Sune Thomsen DEN 49.19; 12. Pietro Filippin ITA 50.85 Seniores femminile 1. Viviana Duidi ITA 15.26.46; 2. Marina Firsova RUS a 23.44; 3. Ilka Stermeier-Neuimann GER 28.24; 4. Annemarie Straub NED 28.41; 5. Barbara Sartor ITA 32.03; 6. Mateja Bogatec ITA 39.33; 7. Michaela Riesen GER 40.99; 8. Resi Gülle GER 46.70; 9. Anna Rosa ITA 54.50; 10. Agnese Frigerio ITA 1.13.74; 11. Erika Bettineschi 1.21.68; 12.Laura Leoni 1.26.23 Juniores maschile 1. Maurits Hofman NED 14.42.01; 2. Lutz Preubler GER 23.41; 3. Eugenio Bianchi ITA 24.38; 4. Christoph Knie GER 24.41; 5. Martin Gillessen GER 25.67; 6. Oliver Stoll GER 37.43; 7. Paavle Kruljac CRO 1.42.33 Juniores femminile 1. Ester Ribolzi ITA 17.14.73; 2. Angela Helfricht GER 34.82; 3. Krunoslava Kauzlaric CRO 1.39.32 Giovani maschile 1. Desmond Verboort NED 14.38.42; 2. Muhammes Kizilaslan TUR 14.74; 3. Gioele Ballabio ITA 39.24; 4. Massimiliano Gioia 46.24; 5. Glauco Pizzuto 49.44; 6. Sebastien Bech GER 56.12; 7. Fatih Yuksel TUR 56.28; 10. Pietro Casagrande ITA 1.35.75; 13. Paolo Massetti 2.06.09; 16. Matteo Fontana 9.18.03 Giovani femminile 1. Julia Köeckritz GER 17.43.04; 2. Marie Mewes GER 01.13; 3. Julia Müller GER 11.24; 4. Theres Wolf GER 29.38; 5. Ana Kosuta ITA 30.14; 6. Evelyn Bondon 1.11.86 Master 1 1. Rolando Tursic SLO 15.09.34; 2. Roberto Villa ITA 16.84; 3. Stefano Corradin 19.79; 4. Lorenzo Mecchia 22.60; 5. Enzo Clapiz 37.05; 6. Leonid Golubkov RUS 1.10.52 Master 2 1. Ulrich Kraft GER 15.49.28; 2.Vittorino Corso ITA 23.14; 3. Walter Tedesco ITA 41.65; 4. Pierino Di Leonardo 51.850; 5. Enzo Cossaro 1.53.78; 6. Remigio Pinzani 1.59.21; 7. Jurgen Rademacher GER 2.01.80; 8. Roberto Martini ITA 2.41.60 |