Gran Prix Sportful 2003 - Pedavena-Passo Croce D'Aune - 05 ottobre 2003
Il
Ceco Koukal la stella, Alfio Di Gregorio il favorito del Gran Prix Sportful di skiroll
FELTRE 1 ottobre 2003 -
Sarà il ceco Martin
Koukal (nella foto), campione mondiale
della 50 chilometri in Val di Fiemme, la stella della venticinquesima edizione del Gp
Sportful di skiroll. E stato la grossa sorpresa a Lago di Tesero: era più
conosciuto come sprinter e ha vinto invece la 50 km, approfittando della scia di Fulvio
Valbusa. Partito 30 dopo, lazzurro lo aveva raggiunto portandoselo poi al
traino per una decina di chilometri. Quando Valbusa ha ceduto attorno al 35° km, dopo
essere stato in corsa per loro fino a quel momento, Koukal ci ha messo del suo
resistendo al ritorno degli svedesi Soedergren, staccato di 15, e Brink, altro
sprinter scopertosi granfondista. Di Koukal si sa poco come skirollista. Tutto quindi da
scoprire, dunque, su un percorso durissimo come è quello che da Farra di Feltre porta al
passo di Croce dAune, di km 11,3 complessivi, con pendenze che in più punti
superano il 10 per cento, dopo il tratto iniziale fino a Pedavena, poco più di un
chilometro e mezzo, che è in falsopiano ma viene affrontato a velocità folle poiché
ognuno cerca di guadagnarsi le posizioni più favorevoli. Con il rischio di trovarsi poi
allattacco della salita con le gambe già a pezzi.
E una gara, questa, che in tutte e 25 le edizioni ha visto primeggiare i fondisti
puri, come dimostra lalbo doro che non riporta il nome di nessun specialista
dello skiroll. Ci si è provato inutilmente più di una volta anche Alfio Di Gregorio, che
è il campionissimo di questa specialità. Lanno scorso ha operato la selezione con
un paio di trenate a metà percorso, ma quando quando è scattato Pietro Piller Cottrer,
seguito poco dopo da Giorgio Di Centa, è stata notte per tutti, lui compreso.
Questanno Alfio ha avuto una stagione splendida: imbattuto tanto sul piano che in
salita. A La Tremblade, in Francia, nellinseguimento della Coppa del Mondo, ha fatto
gara a parte. E scattato, ha guadagnato un centinaio di metri subito e nessuno lo ha
più visto, se non dopo il traguardo tagliato con un minuto e mezzo di vantaggio su un
gruppo di una trentina di concorrenti fra i quali Vincent Vittoz.
Il francese, che è un grandissimo
fondista che sa farsi valere anche con gli skiroll, tanto da vincere nel 2002 loro
mondiale della gara di pattuglia in salita e dellinseguimento, proprio davanti a Di
Gregorio (nella foto a sinistra), nel suo sito Internet si è espresso con parole di ammirazione
nei con ronti di Alfio. «Mai visto un campione del genere», confessa.
«Correndo tutto solo, a più di 37 km/h di media, ha compiuto unimpresa
incredibile. Noi dietro si è fatta una gara tattica, ma anche dandoci il cambio non
saremmo mai riusciti a raggiungerlo». Scontri diretti con i fondisti Di Gregorio
questanno li ha avuti solo a Passo Coe, a Rubbio e in Valmalenco. Ha sempre avuto la
meglio, senza essere impensierito più di tanto.
Nel Gran Prix Sporful la situazione è sicuramente diversa. Il campo
dei partenti è di grandissimo livello e i fondisti, a differenza delle gare di primavera
e di inizio estate, hanno alle spalle una maggior preparazione anche con gli skiroll. Da
parte sua Alfio è ormai arrivato a conclusione di una stagione che gli ha sicuramente
riservato grosse soddisfazioni ma potrebbe avere lasciato un certo peso. Ha saltato il
campionato italiano in piano che si è corso domenica a Rapy di Verrayes, in Valle
dAosta, per potersi preparare a questo appuntamento con la professionalità che lo
caratterizza. Ci tiene a vincere e non ne ha mai fatto mistero; questa potrebbe essere la
volta buona, avversari permettendo. Qui potrebbe trovare una valida spalla in Simone
Paredi, se sarà della partita. Fra gli avversari, al di là degli azzurri di cui diciamo
in seguito, oltre a Koukal cè il connazionale Lukas Bauer, che già due anni fa è
stato protagonista in questa gara unitamente a Bajcikak. Al via ci sarà poi la
nazionale finlandese quasi al completo. E la Sportful a vestirla nella prossima
stagione di Coppa del Mondo e gli atleti, attualmente in allenamento a Ramsau,
saranno già sabato mattina a Fonzaso, nella sede della Sportful, per visitare la
fabbrica. Gli atleti iscritti sono: per la squadra A Sami Jauhojaervi, Teemu Kattilakoski,
Olli Ohtonen, Tero Simila, Timo Toppati, Petri Yonen e gli sprinter Keijo Ylonen e Lauri
Pyykkonen; per la squadra B Johan Enlund, Matti Heikkinen, Jirka Ilomaeki, Veli-Pekka
Kurunmaeki, Ville Nousiainen, Tomi-Pekka Rihivuori. Per quanto riguarda le donne, Virpi
Kuitunen, Pirjo Manninen, Aino-Kaisa Saarinen, Satu Salonen, Annuari Vilijanmaa, Kirsi
Vaelima (squadra A) e Marjo Loukkola, Moma-Liisa Malvalheto, Kirsi Perälä, Sanna
Puikkinen, Lotta Puttonen, Mirva Rintala, Riikka Sarasoja (squadra B). Saranno poi
presenti laustriaco Mikhail Botvinov con due connazionali, e lintera squadra
spagnola di fondo (una dozzina di persone) capitanata da Juan Jesus Gutierrez.
Doveva esserci anche Ole Einar Bjordahlen, il norvegese campionissimo
del biathlon, che in questi giorni è in allenamento allo Stelvio e che si è dimostrato
altrettanto valido non solo nel fondo ma anche nello skiroll. Lallenatore, però,
gli ha proibito di gareggiare: scendere al piano per questa gara, interrompendo la
preparazione sul ghiacciaio, avrebbe vanificato i benefici fin qui acquisiti con la
permanenza e lallenamento in quota. A Feltre, quindi, sarà al via solo la fidanzata
Nathalie Santer, azzurra di biathlon, vincitrice dellultima edizione della gara
femminile.
La squadra azzurra dei fondisti di Coppa
del Mondo dovrebbe essere rappresentata solo da tre atleti, in quanto la presenza di Zorzi
è in forse per il mal di gola accusato la settimana scorsa nel raduno sul ghiacciaio di
Les Diablerets, in Svizzera: Pietro Piller Cottrer (nella foto a destra), Giorgio
Di Centa e Pierluigi Costantin, affiancati da diversi elementi del Gruppo Torino 2006 già
protagonisti nelle passate edizioni. Valerio Checchi, rimasto ai piedi del podio, potrebbe
puntare anche alla vittoria. Sarebbe la consacrazione definitiva dopo le belle prove dello
scorso inverno. In gara anche la nazionale lunghe distanze allenata da Marco Selle. Con
Silvio Fauner, in ripresa dopo problemi alla schiena, dovrebbero esserci Roberto De Zolt,
Gianantonio Zanetel, Faustino Bordiga, Marco Cattaneo. Tutti riconoscono in Di Gregorio il
logico favorito, a iniziare da Piller e Di Centa, vincitori a pari merito nella scorsa
edizione con il tempo di 36246. «Corro per il secondo posto», dice
Pietro. «Questanno con Alfio non cè mai stato niente da fare. Lo
si è visto anche a Rubbio, dove ho preso mezzo minuto in più del 2002. Abbiano fatto un
grosso carico di lavoro sul ghiacciaio, 37-38 ore di allenamento in 10 giorni, e questa è
stata una settimana di scarico in attesa di riprendere da lunedì prossimo a Ramsau. Con
lo scarico dovrei avere guadagnato un po di brillantezza, ma non credo che basti.
Gli avversari? Koukal è una novità assoluta qui come lo era del resto ai Mondiali. Non
lo conoscevamo abbastanza allora e non sappiano niente di lui come skirollista. Dalle sue
parti però sono forti anche in questa specialità oltre che con gli sci: lanno
scorso Batory e Bajcikak li abbiamo staccati solo nel finale. Vedo Giorgio sicuramente
meglio di me. Dice sempre che fa fatica ma va come un treno».
Giorgio Di Centa (nella
foto a lato), non è daccordo con lamico-avversario. «Sul ghiacciaio
abbiamo faticato parecchio. Cera neve buona e ne abbiamo approfittato per macinare
chilometri. Per me questo è un periodo determinante per la prossima stagione di fondo: il
mio obiettivo è quel podio individuale che finora mi è sempre sfuggito. Questa è stata
una settimana di scarico relativo: contro le abituali 23-24 ore scendo a 15 di allenamento
puro, alle quali si devono poi aggiungere quelle legate alle tante cose che faccio quando
sono a casa. Il lavoro con il trattore per finire di sistemare la baita, la cena che sto
preparando per venerdì per gli amici del mio fans club. Sono più di 30 e cè
parecchio da fare. Cè poi da dire che lallenatore Chenetti si è dimenticato
che la gara della Sportful era in programma questa domenica; pensava che fosse più
avanti. Così non ha predisposto il programma ideale, come era stato fatto invece
lanno scorso, tanto è vero che anche per sabato ho nel mio carnet
dallenamento 2 ore di skiroll lento. La corsa di domenica resta dunque
unincognita. Chiaro che se si dovesse ripresentare la possibilità di vittoria come
lanno scorso non me la lascerò sfuggire».
Che gli azzurri nei 10 giorni sul ghiacciaio elvetico abbiano lavorato in maniera pesante
lo conferma anche lallenatore Francesco Semenzato. «Nel precedente raduno si
era privilegiata la qualità e quindi questa volta, approfittando anche del bel tempo,
abbiamo abbondato con i chilometri. Si sciava molto bene fin verso le 10,30, ma anche dopo
la neve restava buona. Lultimo giorno, grazie ad una precipitazione notturna,
abbiamo potuto provare su neve fresca. Nel pomeriggio i soliti allenamenti di corsa,
skiroll, forza, trasformazione della forza. Un carico massiccio, i cui effetti si faranno
sentire. Sono anchio curioso di vedere come si comporteranno Pietro e Giorgio in
questa gara».
In campo femminile le azzurre non hanno mai mancato di lasciare il
segno. Stefania Belmondo (nella foto), fresca mamma di Mathias, un bel bambino
che pesava più di 3,300 kg alla nascita avvenuta tre giorni fa, ha vinto cinque edizioni
di questa gara: nel 1991 e, ininterrottamente, dal 1998 al 2001. Suo anche il record:
40217. Strabattuto quello precedente di Elena
Vialbe. Per questa maternità ha lasciato lattività agonistica, ma non è detto
che non possa rientrare per le Olimpiadi di Torino 2006. La sua uscita di scena
lanno scorso è stata degnamente rimpiazzata da Nathalie Santer, che sarà della
partita anche domenica in un campo di partenti che, almeno per le donne, non è ancora
definito. In rappresentanza della squadra azzurra di Coppa del Mondo dovrebbe esserci
Arianna Follis, mentre sarà assente Gabriella Paruzzi, un nome che manca nellalbo
doro della gara che allinea per 5 volte Guidina Dal Sasso, per 3 Maria Canins ed
Elena Vialbe (una volta a pari tempo con Larissa Lazutina)
e per 2 Sabina Valbusa. Sarebbe interessante vedere allopera Antonella Confortola:
se dimostrasse anche con gli skiroll lo stesso motore evidenziato nella corsa
in montagna, sarebbero guai per tutti. Tuttaltra specialità, naturalmente, ma pur
sempre salita dura, terreno dove eccelle.
Delle specialiste mancherà Viviana Druidi: la forestale, che risente della fatica della
stagione, nella quale ha conquistato un terzo e tre quarti posti in gare di Coppa del
Mondo, dove le è sfuggito il terzo posto del podio finale per pochi punti, tira il
fiato per un momento, in attesa di riprendere la preparazione per le granfondo di sci.
Sarebbe interessante vedere all'opera la giovanissima Erika Bettineschi, che in salita si
trova a suo agio, come ha recentemente dimostrato sul Cimone e in Valmalenco.
Quella di questanno è ledizione numero 25 del Gran Prix
Sportful. E iniziato il 21 ottobre 1979 sulla pendici del monte Grappa, si è
trasferito per qualche anno nella zona di Pedavena e dal 1988 si è assestato
definitivamente sulla strada che da Feltre porta al passo di Croce dAune che per
tutta la durata della corsa viene bloccata al traffico automobilistico, dalle 10 al
termine della gara. Il record è stato stabilito da Johan Muhlegg nel 2001:
343930. Un tempo stratosferico, che ha anticipato le altrettanto
stratosferiche prestazioni del tedesco naturalizzato spagnolo quattro mesi dopo alle
Olimpiadi di Salt Lake City dove, alla terza medaglia doro, fu pescato positivo per
doping. Epo, la sostanza che ha contribuito ad annichilire gli avversari. Qui Muhlegg ha
vinto 3 volte; il record di vittorie spetta però a Giuseppe Pulié (nella foto a
sinistra), capace di vincere per cinque volte a passo alternato con gli skiroll a tre
ruote, quando gli avversari già cominciavano ad andare a skating. De Zolt ha vinto 4
volte, Botvinov 3, Benc e Benedetto Carrara 2. Nel 1998 si è imposto Mathias Fredriksson,
lo svedese vincitore dellultima Coppa del Mondo. Maurilio De Zolt alla presentazione della gara ha ricordato
come il GP Sportful abbia per lui sempre rappresentato un test per verificare la
condizione di forma: «In base a come andavo sapevo come regolarmi per le settimane
successive. In questo senso credo che la gara sia stata utile anche a molti altri.
Sono felice di vedere che ha raggiunto le venticinque edizioni e mi fa piacere che il
figlio Dario si sia impegnato a rilevare nella gestione il dottor Cremonese nel momento in
cui decidesse di abbandonare».
Cera infatti anche questo rischio, e cioè che ledizione
2003, quella del giubileo, fosse anche lultima del Gran Prix Sportful.
Infatti il patron Giordano Cremonese, che è ormai più vicino ai 70 che ai
60, cominciava ormai ad avvertire il peso di unorganizzazione condotta sempre ed
esclusivamente in prima persona. Aveva deciso di mollare e lo avrebbe annunciato in
occasione della premiazione se i figli, che già lo affiancano in azienda, non avessero
accettato di subentragli anche in questo compito. Dario, lamministratore delegato di
Manifattura Valcismon, lo ha anticipato proprio in occasione della presentazione
assicurando che lui e i fratelli avrebbero provveduto ad assicurare la continuità della
manifestazione. Limpegno cè, lentusiasmo pure: il Gran Prix Sporful
resterà anche in futuro la gara di maggior prestigio che si corre in Italia.
Lappuntamento per la prima domenica di ottobre per i circa 300 atleti regolarmente
al via tra assoluti e categorie giovanili.
Giorgio Brusadelli
www.fondoitalia.it
Aggiornato il 03-10-03. |