Per la forestale piemontese un gradito ritorno sull’Altopiano di Asiago

AL MEMORIAL CRESTANI  LA  STAR E’ STEFANIA BELMONDO

 Il 30 marzo scorso, a Campomulo di Gallio, Stefania Belmondo tagliava vittoriosa il traguardo nella prova della 30 chilometri dei Campionati Italiani 2001-2002. È il suo 35° titolo italiano: un record difficilmente battibile, che va ad aggiungersi ad un "palmares" senza pari. Subito dopo, quasi divincolandosi dalla stretta di giornalisti e telecamere, si era rifugiata, tutta sola, sul retro della cabina dei cronometristi sciogliendosi in un pianto dirotto. Questo fatto, alla luce del suo ritiro dall’agonismo annunciato il 30 maggio a Folgaria, all’arrivo di una tappa del Giro ciclistico d’Italia, avrebbe potuto sapere di presagio, nonostante che alla stampa presente aveva ripetuto che, al momento, nessuna decisione in merito era presa. Stefania voleva riservarsi il tempo per riflettere e valutare in maniera serena ed obiettiva, soppesando ogni elemento al riguardo. Certo la sua ultima gara in carriera stava riassumendo in lei gli oltre quindici anni di maglia azzurra, i trionfi olimpici e mondiali, i momenti difficili. Forti sensazioni passavano nella sua mente in attesa di ricevere l’ennesimo, e forse ultimo, tributo d’affetto in qualità di atleta dal pubblico vicentino a riassumere, coi suoi applausi sinceri e prolungati, quelli che ogni sportivo avrebbe voluto indirizzarle per ringraziarla di quanto aveva saputo fare in termini di risultati sportivi. Oltretutto "puliti", perché unicamente frutto di una classe cristallina e di un temperamento agonistico forte come pochi.

Il richiamo del Memorial Crestani, che ha visto la Belmondo salire sul gradino più alto del podio nelle ultime due edizioni nella prova a squadre, assieme a Cristina Paluselli e Karin Moroder, è senza dubbio un atto di affetto verso l’amico Carlo Crestani, che per tutta la carriera gli ha messo a disposizione i suoi attrezzi, ma anche un ritorno in un ambiente che ama moltissimo.

“Dovessi mai venir via dalla mia valle, verrei – disse - di sicuro, a vivere qui da voi. Amo tantissimo gli spazi aperti, quelli vostri insomma, che da me, in valle, purtroppo, non ci sono. Offrono delle sensazioni stupende, esattamente quelle che piacciono a me: camminare, correre, pedalare, con la mountain bike, sciare ed andare con gli skiroll qui ha un’altra dimensione. Si resta senza fiato. I panorami sono unici”.

Stefania Belmondo, alle prese in questi tempi di ritirare vari premi alla carriera, non sarà magari al top della condizione, ma siamo sicuri che sarà ancora lei la grande attrazione del 4° Memorial Crestani.

Ecco il riassunto della sua straordinaria carriera.

Podi: 65 (6 nell’ultima stagione)
Vittorie: 22 in 14 stagioni di Coppa del Mondo, 4 volte seconda nella classifica finale (91-92-98-99) e due volte terza.
Podi olimpici: 8 (6 individuali, 3 in staffetta).
Vittorie ai mondiali: 4, individuali.
Podi mondiali: 13 (4 in staffetta).
Primo successo in Coppa: 10 febbraio 1989, a Salt Lake City (USA) nella 15 km a tecnica libera.
Primo oro mondiale: 1993, a Falun (Svezia), nella 10 km in tecnica libera ad inseguimento.
Primo oro olimpico: 1992, ad Albertville (Francia), nella 30 km a tecnica libera.
Titoli italiani: 35 (3 nell’ultima stagione).

               Delfino   Sartori