Skiroll
con gli occhi a mandorla
Fanno persino un po tenerezza, così in disparte, così diversi dagli atleti che siamo abituati a vedere con gli skiroll ai piedi. Non hanno nemmeno una divisa con la scritta "Japan" che li faccia assomigliare a una squadra perché per le 3 giovani promesse con gli occhi a mandorla, come ci tiene a precisare il rigorosissimo mister, Yamaguchi Hisashi, si tratta solo di un allenamento. Già, un allenamento, un po anomalo ma necessario per coloro che, come i nipponici, non sempre trovano le condizioni climatiche ideali per gareggiare nello sci di fondo. Hisashi, infatti, è il trainer della squadra giapponese di fondo e ha scelto di portare qui i più meritevoli per prepararsi con cura alla stagione invernale. "Lo scorso anno racconta - ero andato a Rotterdam (dove si è svolta la prima edizione dei Mondiali 2001, ndr) per fare un sopralluogo e questa volta ho deciso di partecipare alla competizione: i miei ragazzi non sono degli skirollisiti, ma sapevo che qui in Val dAosta avrebbero gareggiato anche dei grandi nomi del fondo e loro hanno bisogno di confrontarsi con atleti importanti". Nella foto a destra: Orui Misaki durante la gara individuale di 5.5 km in tecnica classica.
Grandi risultati ai piedi del Monte Cervino non ne hanno ottenuti, sul podio non sono mai saliti, ma il mister è soddisfatto lo stesso. Perché durante le competizioni hanno dato tutto, dimostrando ampi margini di miglioramento. E fuori dalla pista, si sono divertiti ad osservare con curiosità un mondo un po diverso rispetto a quello al quale sono abituati. Fabiana Della Valle |
Nella foto sopra: Chizuru
Soneta (a sinistra) e Orui Misaki prima della partenza della gara individuale in tecnica classica. |
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